L’Italia al comando della Nato in Iraq. Meglio di no.

La prossima assunzione da parte italiana del comando della Missione Nato allargata in Iraq rappresenta un rischio concreto che l’Italia rimanga invischiata nella lotta per il controllo dell’Iraq, per conto di potenze che, come si è visto già drammaticamente in Afghanistan, non sono in grado di favorire lo sviluppo della democrazia e dei diritti umani; anche con la conseguenza di nuovi rischi più gravi per la sicurezza delle organizzazioni umanitarie italiane che operano in Iraq. “Un Ponte per” invita ad una presa di posizione, che anche noi firmiamo: clicca qui.