Per il deposito nucleare non è prevista una reale partecipazione democratica.

La consultazione pubblica per l’avvio della procedura per la localizzazione, costruzione ed esercizio del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico, è partita con anni di incredibile ritardo ed ora il governo pretenderebbe che si concludesse in appena 60 giorni: è impossibile – per la mole impressionante di documentazione- la completezza e la facilità di comprensione anche a chi non possiede le competenze tecniche, tanto meno è possibile l’informazione e la consultazione delle popolazioni. Dunque, ci appare compromessa ogni possibilità di reale partecipazione a questa consultazione in assenza dei seguenti  presupposti: 1) introdurre preliminarmente alla fase di consultazione pubblica una campagna informativa dedicata alla scelta del sito e alle tematiche dello smaltimento/immagazzinamento dei rifiuti, da svolgersi in ognuno dei 67 comuni indicati nella CNAPI (Carta nazionale aree potenzialmente idonee); 2) sostituire Sogin con una figura terza, di natura istituzionale finalmente tale da garantire alla pubblica opinione che tutte le scelte tecnico-gestionali ubbidiscano ad una logica di interesse generale. Con queste argomentazioni le associazioni si esprimono al Governo con una lettera proposta da Giorgio Ferrari (clicca qui) alla quale aderisce il Movimento di lotta per la salute Maccacaro.