Pericolo di catastrofe nucleare al deposito provvisorio di Bosco Marengo.

Partono 900 fusti e ne ritornano 300? Si riducono i volumi ma la quantità radioattiva resta la stessa! Resta inalterato il pericolo per la popolazione della provincia. In più si aggiungono i rischi dei trasporti avanti e indietro dal Lazio. Necessario invece il deposito unico nazionale ultrasicuro. Come sostiene il nostro ricorso al Consiglio di Stato. Invece le amministrazioni locali sono complici di Sogin e governo.
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