Così come sulla sicurezza del sangue per le trasfusioni.
Clicca qui per vedere le foto inedite delle emissioni in atmosfera della Solvay di Spinetta Marengo
Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
VI chiedo unirvi a noi nel supportare la Petizione Parlamento Europeo contro l’Amianto.
Scrivendo: A supporto della petizione n° 1766-09 contro l’Amianto sulle scarpate F.S. a Casale Monferrato.
Inviate lettere a: European Parliament Commitee on Petition The Segretariat Rue Wiertz B-1047 Brussells BELGIUM.
Oppure mail a: IP-PETI@europarl.europa.eu
Facendo sempre riferimento a Petizione n° 1766/2009 contro Amianto.
Federico Cappello (Casale Monferrato) a.natura@alice.it
Grillo si mostra sorpreso alla notizia: “Peccato, caro Beppe, che neanche i tuoi candidati abbiano conquistato l’appoggio dei movimenti alessandrini”
Risponde Beppe Grillo:
Un viaggio in Italia, dentro un camper. Walter guida di notte. Filippo prepara il caffè. Fa anche la spesa quando ci fermiamo il mattino in un nuovo paese, in una nuova città. Stipa ogni cosa nel frigo del camper. Mangiamo in viaggio, sul tavolino. In autostrada ci prendono per nomadi. Walter rispetta i limiti di velocità. Va piano. Tutti ci sorpassano. Non ci fermiamo mai. Dormire per un mese in un camper e quando arrivi uscire in una piazza, stringere mani, ascoltare la gente. Sorridere, salire su un palco, con le casse di seconda mano, tirate fuori da qualche cantina, e gridare per farsi sentire da tutti. Una campagna elettorale alla genovese, senza chiedere i soldi allo Stato. Con una nuova querela ad ogni comizio. Il Movimento 5 Stelle non vuole i contributi elettorali. In ogni Regione abbiamo speso 10/15.000 euro, raccolti con donazioni spontanee. Se fosse eletto un consigliere, il Movimento incasserebbe 2/300.000 euro per Regione. Questi soldi devono rimanere alla comunità. E’ tutto bello, molto bello. L’esperienza migliore della mia vita. Nel camper c’è l’odore di uomini veri. Ogni tanto ci concediamo una stanza d’albergo per la doccia. Parto da Matera e mi ritrovo la mattina ad Andria e a Torremaggiore. Sono a Bussoleno alle 2 del pomeriggio, alle 5 a Novara, alle 9 di sera a Verbania. Mi butto nella cuccetta del camper e mi risveglio nel Veneto alle 4 del mattino. Appaio a Padova e poi a Treviso. Qualcuno pensa a un sosia, a più Beppe Grillo in tournée elettorale, altri credono che possegga il dono dell’ubiquità come Don Giovanni Bosco. E’ una marcialonga della democrazia, un Giro d’Italia del futuro. Per incanto, ovunque arrivi, le piazze si riempiono, nonostante il silenzio omertoso dei media. Un misterioso passaparola raggiunge le persone. Bella gente, giovani, anziani. Tutti genuini, stupendi. Mi è capitato di uscire dalla portiera del camper con la convinzione di essere, per esempio, a Piacenza, e invece ero a Voghera. Sul palco con me c’erano sempre gli “altri”, ragazzi e ragazze ingenui, incensurati, emozionati, non abituati a parlare in pubblico, dalla faccia pulita. Loro sono la speranza di questo Paese. Hanno idee e non ideologie. Io ci metto la faccia, ma loro ci mettono tutto il resto. Sangue, polmoni, coraggio. Hanno raccolto decine di migliaia di firme autenticate per le strade di questo infinito inverno, alla neve e al gelo. Nell’indifferenza di molti. Dategli una possibilità, datevi una possibilità. Sul camper scrivo i post, leggo i commenti, penso. Walter ogni tanto suona la chitarra, quando non guida. Filippo legge, legge sempre. Ma cosa legge? Un giorno lo scoprirò. Ora riparto. Oggi sarò a Mirandola, Ferrara, Cesena. Poi domani a Napoli, in piazza Dante. Domenica torno a casa a Nervi. Chissà se ritroverò ancora la mia famiglia. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure
Dal 2007 è attivo il Coordinamento dei Registri regionali dei mesoteliomi (tumore elettivo in correlazione con l’amianto). Obiettivo del progetto, affidato dal Ccm (Coordinamento Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) all’Ispesl e alla Regione Piemonte, è coordinare le attività dei registri regionali mesoteliomi, di accreditamento dei laboratori per la diagnostica dell’amianto e di segnalazione e studio delle esposizioni emergenti ad amianto. Per questo progetto il Ccm ha stanziato un finanziamento di 1.300.000 €, così ripartiti: Ispesl 800.000 €, Regione Piemonte 500.000 €.
Fonte: http://www.ccm-network.it/prg_area6_amianto_registro_mesoteliomi
Riassumendo:
1) Sappiamo CON CERTEZZA che l’amianto è altamente cancerogeno se inalato, per cui le esposizoni dei lavoratori o dei cittadini esposti devono essere eliminate, la produzione e il commercio di prodotti a base di amianto interedetti, tutti i siti inquinati devono essere bonificati e le discariche strettamente monitorate; tutte queste ultime, inoltre, devono essere organizzate e condotte a norma di Legge e NOTE a tutti i cittadini con una mappa consultabile online-on time (aggiornata costantemente).
Dunque il problema esiste, è serio e l’inquinante verrà sottoposto a monitoraggio.
Il direttore dell’Ato ha dichiarato che l’impianto a carboni attivi abbatte quasi completamente il PFOA, oltre ad inquinanti simili. Tuttavia non dispone di analisi che lo dimostrino scientificamente. Perché non si sono fatti controlli nei mesi scorsi?
Da tempo è nota l’informazione che il PFOA è scaricato a Spinetta Marengo (Alessandria) dalla Solvay, società già sotto processo per lo scandalo del cromo esavalente, cancerogeno, e che dalla Bormida il PFOA passa nel Tanaro e infine nel Po. Dunque per Ferrara la presenza di PFOA nel Po non è un problema di presenza generale dell’inquinante nelle acque dei fiumi, ma ha una sua specificità ed urgenza derivante dallo scarico della Solvay. E’ falso che l’inquinante sia “nuovo”. Chi doveva attivarsi, Hera, Ato, Asl, Comune?
E’ vero che l’Italia colpevolmente non ha fissato limiti di legge per l’inquinante, soprattutto per l’acqua potabile, ma è nota e dimostrata scientificamente l’estrema pericolosità per la salute del PFOA (acido perfluorottanoico, tossico, mutageno, cancerogeno, teratogeno, se respirato o bevuto o mangiato col pesce e nella catena alimentare). E’ noto altresì che gli Usa ed alcuni stati europei (Germania, Gran Bretagna) lo hanno normato da tempo.
Perché a Ferrara, particolarmente interessata al problema essendo servita dal più grande impianto di potabilizzazione dell’acqua del Po, domande semplici sono rimaste senza risposta fino all’odierna rivelazione dell’Ato che il PFOA non è monitorato? Non siamo per nulla tranquillizzati dalle dichiarazioni dell’Ato. Vogliamo sapere se il Pfoa è presente nell’acqua potabile e in quali concentrazioni!
Abbiamo chiesto al sindaco e all’Ato di disporre immediate analisi allo scopo di escludere la presenza dell’inquinante nell’acqua potabile. L’ing. Graldi ha assicurato la massima rapidità, coinvolgendo anche il Cadfc che ha lo stesso problema. Alex De Anna, presidente della commissione controllo dei servizi pubblici ha dato immediata disponibilità ad approfondire la situazione.
Valentino Tavolazzi, consigliere comunale Ppf
Valentino Tavolazzi, consigliere comunale Ppf
Agnese Codignola
E’ per questo motivo che Le scrivo, raccogliendo e facendo eco alle domande che esimi componenti dell’associazione Medicina Democratica e della rete No Inc, con la quale collaboro da tempo, stanno ponendo, in altri territori.
Ma anche perché sono socio e donatore e come tale preoccupato della salute e del benessere non solo miei, ma anche di coloro che beneficeranno della mia decisione di vita, mia e di tanti altri ferraresi, di donare qualcosa che un giorno forse vorrei mi fosse donato se ne avessi necessità. Molti parlano, a volte troppo. I soci Avis fanno certamente parte di coloro che pensano che a volte un solo gesto conti più di mille parole. Uomini del fare, dell’agire concreto, più che della parola.
Noi tutti soci donatori, sono certo, ci preoccupiamo e ci sottoponiamo a controlli, perchè giustamente vogliamo che ciò che diamo al prossimo sia un regalo, un dono. Spero, anzi sono certo pertanto di cogliere la sensibilità, la generosità e lo spirito di tutti i soci donatori, nel chiedere che venga accertato che il nostro sangue sia solo ciò che deve essere: un aiuto, un soccorso, un gesto d’amore e non altro.
Quanto PFOA c’è nel sangue che doniamo? Personalmente vorrei la certezza che non ve n’è traccia. Che anche il minimo dubbio venga fugato. Sappiamo che questa sostanza è presente in vari modi nella catena alimentare e che anche il nostro fiume la trasporta, che non si degrada ma anzi entrando nel ciclo alimentare si deposita nei tessuti.
Purtroppo con grave ritardo e responsabilità, questa sostanza, il cui nocumento alla salute umana è ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica, non è ancora normata nel nostro paese.
Ci auguriamo che l’Avis, di cui orgogliosamente facciamo parte, non lasci il questo appello inascoltato, così come sempre i ferraresi hanno sempre ascoltato l’Avis dimostrando la generosità, l’altruismo e la propensione verso l”altro” di questa nostra terra.
Estense.com: Chi ha controllato l’acido Pfoa nell’acqua del Po?
La risposta dell’Ato ai quesiti posti da Ppf in merito alla presenza di Pfoa nelle acque del Po è inquietante.
Fazio Ferruccio – Ministro della Salute
Artesio Eleonora – Assessore Sanità Piemonte
Morando Maria Grazia– Assessore Sanità Provincia Alessandria
Tutti i sigg. Sindaci della provincia di Alessandria
Saturni Vincenzo – Presidente nazionale AVIS
Latu Rina – Vice Presidente Vicario
Dulio Giorgio – Vice Presidente
Mattivi Renato – Segretario Generale
Chiriano Rocco – Tesoriere
Spagnuolo Pasquale – Responsabile delle Politiche Sanitarie
Pecora Pasquale – Responsabile dell’organizzazione
Tombolillo Antonio – Responsabile delle Politiche giovanili
Valtolina Sergio – Responsabile comunicazione
Esecutivo AVIS regionale Piemonte:
Marescotti Giuseppe – Presidente
Marro Pietro – V/Pres. Vicario
Cestino Graziano – Vice Presidente
Merlo Piero –Tesoriere
Filimberti Franco – Segretario
Cartosio Roberto – Comp. Esecutivo
Garlazzo Claudio – Comp. Esecutivo
Bertolosi Andrea – Comp. Esecutivo
Gentina Roberto – Comp. Esecutivo
Zanetta Gian Paolo – Direttore generale ASL AL Alessandria
Ghiazza Gianfranco – Direttore sanitario ASL AL
Manfredi Stefano – Direttore amministrativo ASL AL
Boraso Flavio – Direttore ospedale Acqui Terme, Novi Ligure
Tofanini Paolo – Direttore ospedale Casale Monferrato
Porretta Simone – Direttore ospedale Ovada
Turba Carlo – Direttore ospedale Tortona
Giorgione Nicola – Direttore ospedale Alessandria
Leporati Massimo – Direttore sanitario ospedale Alessandria
Franca Carnevale
Si affronterà la questione da vari punti di vista: ambientale, economica, legale.
Interverranno tre professori dell’Università di Pisa, Tommaso Luzzati, Bruno Cheli e l’ingegner Mario Martelli: i primi due estensori del recente “Rapporto sulle ricadute economiche, sociali, ambientali della Solvay in Val di Cecina”, il terzo docente alla facoltà di ingegneria che tratterà questioni tecniche legate al gas e ai rigassificatori.
Interverrà anche l’ex-Difensore Civico del Comune di Rosignano, avvocato Bruno Neri, che nel 2005 ammise il referendum propositivo promosso dal Comitato con il supporto di 1400 firme di cittadini, poi bloccato dal TAR su ricorso di Edison e della destra locale.
Interverrà infine una delegazione del Comitato Noffshore di Livorno, anche in prepazione della MANIFESTAZIONE PROVINCIALE CONTRO I RIGASSIFICATORI, in programma per sabato 20 marzo a Livorno.
Diossine e PCB che escono dai camini degli inceneritori di vecchia e nuova generazione si ritrovano poi nei terreni, nei cibi che mangiamo, nell’acqua e… alla fine della catena, nel latte materno e poi nei nostri bambini.
Se vuoi aderire alla Campagna nazionale per la difesa del latte materno, manda una e-mail a apagliai@interfree.it dopo aver completato l’informazione cliccando qui
Armando Vanotto, Associazione Italiana Esposti Amianto
Fulvio Aurora, Medicina Democratica